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A seguito del successo dell’edizione passata, il Comune di Calcio ha deciso di affidare nuovamente a Casa Testori la curatela della mostra che si terrà a Castello Oldofredi in occasione della Settimana della Cultura 2019 (16-24 marzo).

Una rinascita, una novità di sguardo, un cambiamento di prospettiva, che non riguarda solo la natura, ma che coinvolge anche chi questo mondo lo abita: 10 artisti sono stati invitati a documentare con la loro capacità poetica quel passaggio felice del calendario che è l’inizio della primavera. 
Il percorso, pieno di sorprese, si propone di indagare come gli artisti abbiano saputo interpretare questa dimensione di rinascita che coinvolge il paesaggio, il cielo, la natura e l’uomo, come miracolo che si rinnova con fedeltà ad ogni primavera.  
Non sarà un approccio solo descrittivo e naturalistico, ma anche meditativo e concettuale, che rende il visitatore non un semplice spettatore, ma partecipe ad un rito, ad un’esperienza.

 

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Attraverso il cortile si arriva nel bellissimo spazio della scuderia, dove ancora alla colonna ci sono i ganci a cui stavano legati i cavalli. Qui Andrea Bruschi (Milano 1990) ha occupato lo spazio con un gesto largo e leggero. Quattro grandi tende composte ciascuna da due tessuti Voile sovrapposti, cuciti tra loro scendono dalle volte sino a terra. Sul fronte restituiscono un colore in accordo con le pareti della stanza e con la luce che nella stanza entra dalle piccole finestre. Sul retro, invece, ci sono i tessuti con i colori complementari, viola e blu, che in trasparenza fanno vibrare lo spazio ad ogni vibrare di luce. L'installazione si intitola "Zenit", perché al centro c'è il motivo cardine dell'arte di Andrea Bruschi: una nuvola. E' stampata su organza ed è la riproduzione di una nuvola che lui stesso ha dipinto. La nuvola è l'apice di questo paesaggio magicamente ricreato in uno spazio interno, con una sapienza che è tutta pittorica; la nuvola è la creatura serena che attraversa l'orizzonte del cielo e che segnala l'arrivo di un' altra primavera. 

GIUSEPPE FRANGI

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